Ottobre 6, 2024
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UNIFIL, acronimo di United Nations Interim Force in Lebanon, è una forza di peacekeeping delle Nazioni Unite creata nel 1978 con la risoluzione 425 del Consiglio di Sicurezza. Il suo principale obiettivo è assicurare il ritiro delle forze israeliane dal sud del Libano, ristabilire la pace e supportare il governo libanese nel controllo della regione.

Il mandato di UNIFIL è stato esteso e adattato più volte per affrontare vari contesti di crisi, in particolare dopo la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah. Attualmente, oltre 10.000 caschi blu provenienti da vari Paesi membri dell’ONU partecipano alla missione.

La presenza di UNIFIL in Libano: compiti e obiettivi

Da oltre quattro decenni, UNIFIL opera nel sud del Libano per ridurre al minimo le operazioni militari nella zona di confine tra Israele e Libano. I suoi compiti includono il monitoraggio del cessate il fuoco, il supporto all’esercito libanese per garantire la sicurezza e la promozione della stabilità e di attività umanitarie. Inoltre, la missione cerca di prevenire l’infiltrazione di gruppi armati nella “Linea Blu”, ovvero la linea di confine stabilita dall’ONU tra Israele e Libano.

Nonostante l’impegno, UNIFIL non ha soddisfatto alcune aspettative, soprattutto riguardo al contenimento delle attività di Hezbollah. Sebbene il mandato preveda una regione libera da attività armate illecite, Hezbollah ha continuato a mantenere una forte presenza e a rafforzare le sue capacità militari. Israele ha sollevato più volte questo limite operativo, accusando la missione di essere inefficace nel prevenire il riarmo di Hezbollah.

Scenari di impiego passati e attuali

UNIFIL opera nel sud del Libano, in particolare lungo la Linea Blu, mediando tra le parti per ridurre le tensioni e prevenire l’escalation della violenza. La missione svolge attività di pattugliamento e supporta le forze armate libanesi per garantire la stabilità in una regione con profonde fratture geopolitiche.

UNIFIL è stata coinvolta in varie fasi del conflitto israelo-libanese, in particolare nel 2006, durante la guerra tra Israele e Hezbollah. In quel periodo, UNIFIL ha avuto un ruolo limitato, fornendo assistenza umanitaria e cercando di facilitare il cessate il fuoco, fino all’ampliamento del mandato con la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. La missione è stata quindi estesa con nuovi compiti di sorveglianza, ma il mandato ancora limita l’uso della forza e l’intervento diretto.

Efficacia di UNIFIL: un bilancio

Valutare l’efficacia di UNIFIL è complesso, poiché il mandato è stato adattato molte volte alle pressioni internazionali. Da un lato, UNIFIL ha mantenuto una relativa stabilità nella regione, evitando una ripresa su larga scala delle ostilità tra Israele e Libano. La sua presenza ha spesso rappresentato un deterrente alle violenze.

Dall’altro lato, UNIFIL ha mostrato limiti significativi nel contenere l’influenza di Hezbollah. Il gruppo è riuscito a riorganizzarsi e a rifornirsi di armi nonostante la presenza dei caschi blu, evidenziando le debolezze del mandato, vincolato da restrizioni politiche e operative. L’incapacità di affrontare attivamente gruppi armati non statali ha limitato l’efficacia della missione, rendendo UNIFIL più un osservatore che un agente attivo di stabilità.

Possiamo affermare che le evidenze indicano come UNIFIL si sia rivelato praticamente inutile e inefficace.

Ginevra Leone

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