Settembre 8, 2024
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Una storia su Instagram, postata da uno sconosciuto fotografo malese, è diventata virale dopo il raid israeliano del 27 maggio che ha causato la morte di 45 profughi palestinesi. In poche ore, il post ha accumulato decine di milioni di condivisioni in tutto il mondo, e i numeri continuano a crescere. In queste ore, chiunque apra i social media si imbatte rapidamente in un’immagine con la scritta: «All eyes on Rafah». «Tutti gli occhi su Rafah». Il post raffigura un enorme campo profughi, simile a quello della città a sud della Striscia. Le lettere della scritta sono formate da tende, circondate da migliaia di altre tende più piccole. In poche ore, l’immagine è stata condivisa oltre 38 milioni di volte, anche da celebrità come la modella Emily Ratajkowski e l’attrice Susan Sarandon. Pochi hanno notato che è stata creata con intelligenza artificiale generativa.

Cosa è successo a Rafah

L’immagine è stata condivisa per la prima volta su Instagram dal fotografo malese shahv4012 (@chaa.my_), dopo il raid israeliano del 27 maggio su una tendopoli di Rafah. L’attacco ha causato la morte di 45 persone, tra cui donne e bambini, e il ferimento di 180 persone. Le immagini atroci di quell’attacco hanno indignato gli utenti dei social e la comunità internazionale. Israele ha dichiarato che il gran numero di vittime non è stato causato direttamente dal proprio bombardamento, ma da una reazione a catena: combustibili o munizioni presenti nella zona del campo profughi avrebbero innescato incendi letali per i civili.

Il significato di «All eyes on Rafah»

All eyes on Rafah una storia su Instagram condivisa da decine di milioni di persone. Chi c'è dietro questa immagine virale?

Lo slogan «All Eyes on Rafah» è stato adottato nelle proteste universitarie negli Stati Uniti e in Europa, dove si chiede a gran voce un immediato «cessate il fuoco» nella Striscia di Gaza. I social media sono stati attivati in vari modi per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese. Il movimento #blockout, ad esempio, mira a bloccare i profili di celebrità che si sono schierate con Israele o che non hanno condannato apertamente quanto sta accadendo a Gaza.

All eyes on Rafah è stata generata da Ai generativa

Il direttore di Ecorandagio, Giovanni Scafoglio, ha analizzato la foto ed è sicuro che l’immagine con la scritta “All eyes on Rafah” è stata generata da una chatbot di intelligenza artificiale generatica. Secondo Scafoglio, esperto di Ai generativa, l’immagine presenta errori tipici delle creazioni AI, come anomalie nei dettagli fisici e un’illuminazione irrealistica. La stessa analisi ha evidenziato che le montagne sullo sfondo, assenti a Gaza. Tutto ciò però non rende meno potente l’immagine postata da shahv4012.

Le reazioni israeliane

Mentre cresce il sostegno internazionale per Rafah, arrivano anche le reazioni di utenti israeliani o pro Israele. L’attore e sceneggiatore cisgiordano Lior Raz ha condiviso su Instagram una storia che mostra un bambino all’interno di un tunnel, rappresentando le gallerie sotterranee dove Hamas nasconde gli ostaggi e da dove colpisce l’IDF. Raz ha scritto: «Se i vostri occhi sono su Rafah, aiutateci a trovare i nostri ostaggi». Altri post recitano: «I vostri occhi dov’erano il 7 ottobre?».

L’incredibile diffusione di «All eyes on Rafah» ha dimostrato come una semplice immagine possa mobilitare milioni di persone in tutto il mondo, portando l’attenzione internazionale su eventi tragici e sollevando discussioni globali. La capacità dei social media di amplificare messaggi e creare movimenti di solidarietà è evidente, così come la polarizzazione che tali eventi possono causare. Mentre la comunità internazionale continua a seguire con attenzione la situazione a Gaza, l’eco di «All eyes on Rafah» risuona come un richiamo a non distogliere lo sguardo dalle crisi umanitarie in corso.

Francesca Rampazzo

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