I Pink Floyd vendono il loro iconico catalogo musicale, per 400 milioni di euro. La vendita comprende le registrazioni e l’immagine del gruppo, ma non include i testi delle canzoni, un dettaglio che ha destato molte curiosità. L’accordo con Sony Music, valutato circa 400 milioni di dollari, è stato dettato non solo da questioni finanziarie ma anche dalle dinamiche interne del gruppo, caratterizzate da lunghe e difficili relazioni tra i membri storici.

I Pink Floyd vendono il catalogo per 400 milioni. Perché?

David Gilmour, storico chitarrista della band, ha chiarito che la vendita del catalogo non è stata motivata principalmente da ragioni economiche. In diverse interviste, tra cui una recente a Rolling Stone, Gilmour ha spiegato che la sua vera motivazione è stata la volontà di liberarsi dalle continue dispute e dalle difficoltà di gestione legate ai diritti del gruppo. Ha dichiarato che “essere libero dalle decisioni e dalle discussioni è il mio sogno”, facendo riferimento alla complessa relazione con Roger Waters, ex bassista e cofondatore dei Pink Floyd.

Le tensioni tra Gilmour e Waters sono note da decenni e hanno spesso caratterizzato la vita della band. Waters ha lasciato i Pink Floyd nel 1985, ma i conflitti tra i due sono proseguiti per anni, con momenti di scontro pubblico. La vendita del catalogo è stata quindi vista come una possibilità per Gilmour di porre fine a queste dispute, mettendo una volta per tutte un punto fermo nella gestione del repertorio musicale. Gilmour ha inoltre sottolineato come il sistema di veto interno, in cui ogni membro della band aveva la possibilità di bloccare qualsiasi decisione, abbia contribuito a rendere la gestione dei diritti del gruppo estremamente frustrante.

Perché i testi non sono stati inclusi nella vendita

Un aspetto cruciale della vendita è stato l’esclusione dei testi delle canzoni dall’accordo con Sony Music. Sebbene non ci siano state dichiarazioni ufficiali dettagliate su questo punto, molti ritengono che sia stato un modo per mantenere il controllo creativo sul patrimonio artistico della band. I testi dei Pink Floyd sono intrisi di significati profondi e riflettono temi filosofici e sociali che hanno caratterizzato la loro carriera. Preservare i diritti su questi testi potrebbe essere stato importante per Gilmour e Waters. CIò per mantenere l’integrità del loro lavoro e per evitare che il significato delle loro canzoni fosse manipolato o usato in modo improprio.

Tensioni storiche tra Gilmour e Waters

Il conflitto tra David Gilmour e Roger Waters è una delle faide più note nel mondo del rock. Waters, che lasciò i Pink Floyd negli anni ’80, è rimasto una figura polarizzante e spesso ha avuto diverbi pubblici con Gilmour. Nel 2023, Polly Samson, moglie di Gilmour, ha pubblicato un post sui social in cui accusava Waters di “antisemitismo”. Accusa che Gilmour ha poi sostenuto pubblicamente. Questi eventi hanno ulteriormente complicato la possibilità di una collaborazione tra i due, rendendo la vendita del catalogo una soluzione inevitabile.

I record e i premi dei Pink Floyd

I Pink Floyd sono una delle band più influenti e premiate nella storia della musica rock. I loro successi includono:

• “The Dark Side of the Moon” (1973): uno degli album più venduti di tutti i tempi, con oltre 45 milioni di copie vendute e una presenza ininterrotta nelle classifiche di Billboard 200 per oltre 14 anni. Questo album è considerato un capolavoro del rock psichedelico e ha segnato una svolta nella musica contemporanea.
• “The Wall” (1979): un altro grande successo della band, un concept album che ha esplorato temi come l’isolamento e l’alienazione. “The Wall” ha ispirato anche un film omonimo, diventato un cult.
• “Wish You Were Here” (1975): un altro album iconico, dedicato principalmente alla memoria del cofondatore Syd Barrett, con temi che esplorano la nostalgia e la critica dell’industria musicale.
• “Animals” (1977): un concept album influenzato dal romanzo “La fattoria degli animali” di George Orwell, che ha segnato un’importante critica sociale e politica.
• “Comfortably Numb”: una delle canzoni più iconiche della band, inclusa nell’album “The Wall”, spesso citata come una delle migliori performance vocali e chitarristiche di Gilmour.
• Concerto a Venezia (1989): Un’esibizione gratuita che ha attirato oltre 200.000 persone in Piazza San Marco a Venezia, trasmessa in diretta in tutta Europa, ha rappresentato un momento epocale nella carriera della band.
• I Pink Floyd sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1996, un riconoscimento che ha consolidato il loro status leggendario nel panorama musicale.
• Live 8 (2005): La reunion della band per il concerto Live 8 è stata un evento memorabile, segnando la prima esibizione con Roger Waters dal 1981. L’esibizione è stata vista da milioni di persone in tutto il mondo e ha avuto un impatto significativo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul debito dei paesi più poveri.
• Premio Grammy alla carriera (2011): I Pink Floyd hanno ricevuto un Grammy Lifetime Achievement Award, un riconoscimento per il loro eccezionale contributo alla musica.
• Nel 2008, hanno ricevuto il prestigioso Polar Music Prize, che celebra i contributi eccezionali alla musica mondiale.

I Pink Floyd vendono il loro catalogo per 400 milioni e adesso?

La vendita del catalogo segna la fine di un’era per i Pink Floyd. Per David Gilmour, questa è stata l’opportunità di chiudere definitivamente con anni di conflitti interni e tensioni personali. Nonostante la vendita, l’esclusione dei testi dalla trattativa suggerisce che la band non sia pronta a cedere completamente il controllo sul proprio lavoro, preservando una parte fondamentale della loro eredità artistica. I fan possono aspettarsi nuove riedizioni, potenziali collaborazioni e, forse, ulteriori scoperte di materiale inedito che continuerà a far vivere l’incredibile lascito musicale dei Pink Floyd.

Ginevra Leone

Leggi anche

• John & Yoko: amore, musica e politica nel documentario di Kevin MacDonald
• Addio John Mayall: l’ultimo ruggito del British Blues
• Da 70 anni le melodie delle canzoni sono in declino
• “Video Killed the Radio Star”: una rivoluzione musicale