Ottobre 23, 2024
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Negli ultimi 70 anni, le melodie delle canzoni popolari sono diventate progressivamente più semplici, secondo uno studio recente pubblicato su Scientific Reports dalla Queen Mary University of London. Questo studio ha analizzato le melodie di 1.131 canzoni che hanno raggiunto le prime cinque posizioni nella classifica di fine anno di Billboard dal 1950 al 2022, evidenziando una significativa diminuzione della complessità ritmica e della tonalità delle melodie.

Declino della complessità delle melodie

I ricercatori hanno scoperto che il cambiamento più evidente nella complessità delle melodie è avvenuto in due periodi chiave: intorno al 1975 e alla fine degli anni ’90. Nel primo caso, l’introduzione di nuovi generi musicali come la disco music e il rock da stadio ha segnato una svolta. Il secondo cambiamento significativo è avvenuto con l’ascesa dell’hip hop e della musica digitale tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000. Questi generi hanno contribuito a una riduzione della complessità melodica, spostando l’attenzione su altri elementi musicali come le progressioni di accordi, i testi e le texture sonore​​.

Lo studio, condotto da Madeline Hamilton e Dr. Marcus Pearce, ha utilizzato un approccio analitico per valutare le melodie delle canzoni di successo, evidenziando che la complessità delle melodie vocali è diminuita notevolmente nel corso dei decenni

Per esempio, la melodia di “Walking Behind You” di Eddie Fisher, una delle canzoni più popolari del 1953, utilizza molte note che non fanno parte della tonalità principale, rendendola più complessa. Al contrario, “Poker Face” di Lady Gaga, una delle canzoni più popolari del 2009, ha una melodia molto più semplice, con la maggior parte delle note concentrate su un singolo tono ripetuto​​.

Questi cambiamenti suggeriscono che i gusti musicali del pubblico sono evoluti o forse involuti

preferendo melodie più semplici e meno intricate. Questo potrebbe essere dovuto alla maggiore accessibilità e diffusione della musica digitale, che consente a chiunque di creare e produrre musica con strumenti digitali e campioni pre-registrati. La tecnologia moderna offre una vasta gamma di timbri e suoni che non erano disponibili in passato, permettendo una maggiore sperimentazione e diversificazione nella produzione musicale​​.

Gli autori dello studio hanno anche riscontrato che il numero medio di note suonate per secondo è aumentato nel tempo, suggerendo un cambiamento nella struttura musicale che evita di sovraccaricare l’ascoltatore. Questo spostamento della complessità dalla melodia ad altri elementi musicali può essere visto come un adattamento alle nuove tecnologie di produzione musicale, che permettono una più ampia gamma di sperimentazioni sonore.

Lo studio della Queen Mary University di Londra fornisce una prospettiva interessante sull’evoluzione della musica popolare, mostrando come la complessità melodica si sia ridotta nel tempo. Questo fenomeno riflette un cambiamento nei gusti musicali e nelle pratiche di produzione, con una crescente enfasi su altri aspetti della composizione musicale. La ricerca sottolinea l’importanza di considerare l’evoluzione culturale e tecnologica quando si analizzano le tendenze musicali.

Francesca Rampazzo

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