L’obiettivo di questa rubrica è quello di esporre l’ambivalenza tra il familiare e non familiare, tra l’ovvio e l’ignoto.
In un tempo dominato dall’arrivo prepotente di una pandemia mondiale, la vita sociale viene messa a soqquadro. Le dimensioni spazio-temporali sono scardinate. Cosa succede quando la routine quotidiana subisce dei mutamenti? Come reagiscono gli uomini quando non riescono più ad avere il controllo della propria vita?
Vivere tra l’ovvio e l’ignoto: il senso comune, ovvero quell’insieme di abitudini e pratiche di vita quotidiana, caratterizza l’essere nel mondo di ogni individuo. Quando però, subentrano gli imprevisti, il senso comune si allontana e si rischia di perdere il proprio equilibrio. Dunque, la rubrica intende porre l’attenzione sugli aspetti ignoti che si celano dietro la realtà sociale e che rendono il tempo incerto, liquido e contingente. Il virus da Covid – 19, sta mettendo a dura prova il senso comune di tutti noi. Ma non è semplice osservare con occhio critico gli imprevisti che si abbattono sulle proprie vite. Tutti siamo abituati a vivere seguendo lo schema delle nostre giornate, siamo immersi nelle nostre consuetudini e non riusciamo a cogliere le contraddizioni della realtà.
Attraverso “Vivere tra l’ovvio e l’ignoto”, si proverà a ri-concettualizzare le esperienze della quotidianità con un occhio sociologico e critico.
I 20 anni sono il periodo migliore. Quante volte ho sentito e risentito questa frase… ma ora, che ci sono dentro, li vivo davvero così?