Aprile 25, 2024
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Oltre il lavoro esiste una vita privata. Può sembrare un’affermazione sciocca e scontata. Eppure, le persone si fanno prendere così tanto dal bigottismo, da giudicare un personaggio pubblico che si diverte. È il caso della premier finlandese Sanna Marin. La più giovane Ministra nella storia politica della Finlandia. La donna è stata ripresa mentre ballava e si divertiva ad un party. Le immagini hanno scatenato una bufera mediatica contro la premier. A questi attacchi, le donne finlandesi hanno risposto con gesti di solidarietà verso la premier Sanna Marin. 

Sono diventati virali i video di centinaia di donne che ballano e si divertono per mostrare vicinanza a Sanna Marin

Si, per fortuna, al di là dell’invidia, del moralismo e della cattiveria, esiste la solidarietà. Giudicare gli altri è sempre così facile, forse perché accusare sé stessi è più difficile. Sanna Marin è una politica, è un personaggio pubblico alla guida di un Paese. Ma è anche una donna con una vita privata. Una persona che come tutti i comuni mortali ha diritto a divertirsi, a ballare e a cantare.

Cosa c’è di accusatorio in una donna che si gode il proprio tempo libero? Il fatto che sia a capo di un Governo? Il problema è che si è tutti moralisti con la vita degli altri e mai con la propria. La cultura della cancellazione (quella che punta a denigrare personaggi pubblici mediante i social) è sempre dietro l’angolo. Sanna Marin è l’ennesimo esempio di persona colpevolizzata dai media per aver fatto qualcosa di “politicamente scorretto”. Ma per chi? Sempre per gente bigotta e moralista che utilizza i social per colpire gli altri.

Solidarietà a Sanna Marin

A questa cultura della cancellazione però, tantissime donne finlandesi hanno replicato con solidarietà verso la premier Sanna Marin. Video e foto di donne che si divertono con tanto di tag alla Ministra. Il messaggio di queste persone è chiaro: basta con questo moralismo, nel proprio tempo libero, ognuno fa ciò che vuole. Nessuna legge vieta ad un politico di ballare e di andare a feste. 

La premier, infatti, replica: 

“Spero che nel 2022 si possa accettare che anche una persona che prende le decisioni per il Paese possa ballare, cantare e andare alle feste” .

E come se non bastasse, Sanna Marin ha dovuto anche sottoporsi ad un test antidroga per dimostrare di non aver fatto uso di stupefacenti.  

Leggendo i vari articoli sul caso Sanna Marin, sono rimasta colpita dalle parole di Massimo Recalcati. Parole che dimostrano che con l’intelligenza si può sempre zittire il mondo. Mentre, la cattiveria e l’ignoranza, lasciano il tempo che trovano. Infatti, Recalcati sottolinea che al centro di questa bufera mediatica, c’è l’invidia. Lo psicanalista fa riferimento a Lacan, il quale sostiene che l’invidia è sempre invidia della vita.

“È una lezione della psicoanalisi: non si invidia mai l’estraneo, ma si invidia sempre la vita che si vorrebbe essere e non si riesce ad essere. L’invidiato è, cioè, sempre l’ideale inconscio dell’invidioso.”

Le parole di Recalcati sono puntuali. In effetti, Sanna Marin è una giovane donna di 36 anni, bella, intelligente e alla guida di un Paese. Come può non suscitare invidia? Soprattutto in una società ancora legata ad ideologie patriarcali e maschiliste. Una società che tende a colpevolizzare una donna in carriera che sa fare della vita una festa.. 

A questo proposito, vale la pena riportare altre parole di Massimo Recalcati:

“Ma cosa sarebbe la politica stessa senza che vi fosse il sentimento profondo della festa? Non è forse quello che ci vorrebbe veramente? Non l’invidia accecata per ottenere una poltrona, ma la riforma innanzitutto dei cuori. Non si tratterebbe di rialzare il grigiore stantio della piccola politica alla dignità della festa e del suo coraggio? Sapere prendere decisioni che sanno rompere le dighe, introdurre il vento della giovinezza, cambiare gli orizzonti ai quali eravamo abituati”.

Mi auguro che queste parole arrivino ai più. A quelli che non hanno capito cosa significhi fare davvero politica. A chi confonde il successo con la fama e la carriera con l’arrivismo.

La smania del giudizio, il moralismo e l’invidia non vi renderanno mai liberi…e mai felici.

Emanuela Mostrato

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