Attivisti del Blocco Studentesco, il movimento scolastico di Casapound, hanno modificato, a Roma, il murales dell’artista Harry Greb sostituendo il giocatore azzurro inginocchiato per il Black Lives Matter con il manifesto dei Mondiali di Italia ’34 che rappresentava un calciatore in piedi e il braccio teso. Ad accompagnare l’immagine anche la scritta “resta in piedi, Italia”, trasformando di fatto l’opera in un murales in stile fascista.
Abbiamo seguito il consiglio dell’artista
La nostra è una provocazione per dire che l’invito a inginocchiarsi, fatto anche da tanti politici del Pd, non c’entra nulla con il razzismo, ma è solo una richiesta di sottomissione al nostro popolo – dice Luca Marsella, consigliere del X Municipio di Casapound -. Il calcio deve stare fuori da queste logiche. Alla vigilia della partita Belgio-Italia di stasera, i ragazzi di “Blocco studentesco” hanno deciso di coprire il murale, protagonista di tanti interventi e interviste di politici, con un manifesto degli Anni ’30 per dire che i nostri giocatori non si devono inginocchiare ma devono restare in piedi e speriamo anche sia di buon auspicio, visto che gli anni ’30 furono un periodo glorioso per l’Italia ai mondiali di calcio.
Per chi non lo sapesse, Harry Greb è un leggendario boxeur americano degli anni ’20, noto per la sua potenza e aggressività.
Un atleta fortissimo, quasi imbattuto con oltre 290 incontri. Una carriera fulminea quanto breve a causa di un grave infortunio all’occhio e alla morte precoce in sala operatoria, a soli 32 anni, durante un’operazione chirurgica per sistemare i problemi respiratori causati in vari incidenti d’auto e dai danni subiti sul ring.
Dietro questo pseudonimo protegge la sua vita privata un ragazzo romano di poco più di 40 anni, nato e cresciuto nel grande quartiere popolare di Monte Sacro a nord est di Roma, zona multietnica e creativa, sempre aperta a varie influenze culturali, scelta come residenza da Ennio Flaiano, Peppino de Filippo e da Rino Gaetano.
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