Il 20 maggio 2024, il procuratore capo della Corte Penale Internazionale (CPI) dell’Aia, Karim Khan, ha formalmente richiesto alla camera preliminare del tribunale di emettere mandati di arresto contro tre capi di Hamas, tra cui Sinwar, e due leader israeliani, inclusi il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa Yoav Gallant. Questa richiesta è il risultato di una lunga inchiesta che ha visto Khan investigare personalmente sul campo riguardo le accuse di crimini di guerra commessi durante il conflitto a Gaza. Un eventuale mandato di arresto per Netanyahu, Gallant e Sinwar potrebbe avere ripercussioni politiche molto complesse. E non possiamo fare a meno di porci delle domande: Quali saranno le conseguenze? Quali saranno le conseguenze politiche interne a Israele? Ma soprattutto: perché Hamas è stata incriminata solo ora e contemporaneamente a Israele?
Mandato di arresto Netanyahu, Gallant e Sinwar: quali conseguenze?
La richiesta e l’eventuale emissione di questi mandati di arresto ha profonde implicazioni politiche e legali. Per Israele, ciò potrebbe significare un isolamento internazionale crescente e potenziali sanzioni. I leader israeliani, con mandati di arresto pendenti, potrebbero vedere limitata la loro capacità di viaggiare e partecipare a incontri internazionali. Per Hamas, i mandati di arresto contro i suoi leader potrebbero indebolire la loro posizione e limitare il supporto esterno. Inoltre, la CPI dovrà affrontare la sfida di eseguire questi mandati, data la complessità della situazione sul campo e la resistenza politica.
Conseguenze legali internazionali
Se il mandato di arresto verso Netanyahu, Gallant e Sinwar e gli altri leader di Hamas fosse emesso e i leader dovessero entrare in uno dei paesi membri della CPI, potrebbero essere arrestati e trasferiti all’Aia per affrontare il processo. Questo scenario aumenterebbe le tensioni diplomatiche tra Israele e i paesi coinvolti, nonché tra Israele e la CPI stessa. La presenza di mandati di arresto influirebbe anche sulla capacità dei leader israeliani di svolgere attività diplomatiche globali e gestire la politica interna durante una crisi così grave.
Problematiche politiche in Israele
La possibile caduta del governo Netanyahu a seguito di queste accuse potrebbe creare un vuoto politico difficile da colmare. Gallant è una figura chiave nel governo, e la sua rimozione o il suo allontanamento potrebbe indebolire ulteriormente la stabilità politica del paese. La formazione di un nuovo governo senza il supporto di Gallant risulterebbe complicata, data l’attuale frammentazione politica e le divergenze interne al Likud e tra i suoi alleati. Ciò potrebbe portare a nuove elezioni, con il rischio di un prolungato periodo di instabilità politica.
Perché Hamas è stata incriminata solo ora e contemporaneamente a Israele?
Hamas è stata incriminata solo ora, nonostante l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, che hanno drammaticamente segnalo un’escalation senza precedenti nel conflitto tra Israele e Hamas. E’ evidente che si tratti di una decisione politica. Per chi vi scrive non è giustificabile un periodo di attesa così lungo anche alla luce del fatto che le prove dei crimini sono state fornite immediatamente da Hamas stessa mediante atroci video diffusi attraverso i propri canali. Allora perché aspettare sette mesi?
Questioni etiche e di comunicazione
Accumunare Israele e Hamas in un unico mandato per crimini di guerra solleva questioni etiche e di comunicazione complesse. Israele, come stato sovrano, e Hamas, come organizzazione indicata come terroristica da molti paesi, operano su piani giuridici e morali differenti. Trattarli allo stesso modo potrebbe essere percepito come una semplificazione eccessiva, che non riflette le diverse responsabilità e circostanze. Questo approccio potrebbe anche influenzare negativamente la percezione pubblica e la legittimità delle azioni della CPI. E’ evidente che si tratti di una decisione politica. Pericolosa. Estremamente pericolosa.
Membri della CPI
I membri della CPI che dovranno decidere includono giudici con vasta esperienza in diritto internazionale e diritti umani. Tra questi, il Presidente della CPI, Piotr Hofmański, e altri giudici come Rosario Salvatore Aitala e Tomoko Akane, noti per il loro lavoro su casi di genocidio e crimini contro l’umanità. La loro esperienza sarà cruciale per garantire che le decisioni prese siano fondate su una solida base giuridica e morale.
Mandato di arresto Netanyahu, Gallant e Sinwar: precedenti storici
Precedenti di capi di stato o di governo che hanno avuto mandati simili includono Omar al-Bashir del Sudan, Slobodan Milošević della Serbia e Vladimir Putin della Russia. Milošević è stato processato dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia, mentre al-Bashir ha affrontato un mandato di arresto emesso dalla CPI. Recentemente, anche Putin è stato soggetto a un mandato di arresto per crimini di guerra legati al conflitto in Ucraina. Questi casi illustrano le sfide e le complessità legate al perseguimento legale di leader politici di alto profilo
La decisione sui crimini di guerra spetta solo ed esclusivamente ai giudici, ma gli interrogativi sulla comunicazione restano forti.
Ginevra Leone
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