Ottobre 8, 2024
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Domani, 22 settembre, cadrà l’equinozio d’autunno, segnando l’inizio ufficiale della stagione autunnale. Con i suoi paesaggi suggestivi, le foglie che virano verso tonalità calde e l’aria che si fa più fresca, l’autunno è una stagione che affascina da secoli. Quest’anno, l’equinozio avrà luogo esattamente alle 14:43, un momento in cui il giorno e la notte avranno la stessa durata. Ma perché l’inizio dell’autunno cade il 22 settembre quest’anno e non il 21 come lo scorso anno? Scopriamo insieme le origini di questo fenomeno e le differenze tra equinozio e solstizio.

Il 22 settembre sarà autunno. Origini e significato dell’equinozio

Il termine “equinozio” deriva dal latino aequus (uguale) e nox (notte), indicando quel momento dell’anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata. Gli equinozi si verificano due volte all’anno: in primavera, il 20 o 21 marzo, e in autunno, il 22 o 23 settembre. Durante questi giorni, il Sole si trova esattamente sopra l’equatore, i suoi raggi colpiscono la Terra perpendicolarmente all’asse di rotazione e il periodo di luce è uguale a quello di buio. È un evento che ha affascinato e influenzato molte culture nel corso dei secoli, simbolizzando equilibrio e transizione.

Differenze tra equinozio e solstizio

Sebbene gli equinozi segnino momenti di equilibrio tra luce e oscurità, i solstizi rappresentano l’apice di questa alternanza. Il solstizio d’estate, che si verifica intorno al 21 giugno, è il giorno più lungo dell’anno nell’emisfero boreale, con il Sole al suo punto più alto nel cielo. Al contrario, il solstizio d’inverno, che avviene intorno al 21 dicembre, è il giorno più corto dell’anno, quando il Sole raggiunge la sua posizione più bassa sull’orizzonte.

La differenza principale tra equinozi e solstizi è quindi legata alla posizione del Sole rispetto all’equatore terrestre. Gli equinozi segnano un equilibrio perfetto, mentre i solstizi rappresentano i momenti di massima e minima esposizione solare.

Perché l’equinozio d’autunno cambia data?

La data dell’equinozio d’autunno non è fissa, ma varia di anno in anno tra il 21 e il 24 settembre. Questo avviene perché la Terra impiega circa 365,25 giorni per completare un’orbita intorno al Sole. Il nostro calendario gregoriano, tuttavia, si basa su un anno di 365 giorni. Per compensare questa discrepanza, ogni quattro anni viene aggiunto un giorno extra (anno bisestile), il che fa sì che le date degli equinozi e dei solstizi oscillino leggermente.

Nel 2024, l’equinozio cade il 22 settembre alle 14:43, mentre l’anno scorso è avvenuto il 21 settembre. Questa variazione è perfettamente normale e rientra nelle oscillazioni previste dal calendario astronomico. Il prossimo equinozio d’autunno, nel 2025, potrebbe cadere di nuovo il 22 settembre o spostarsi al 23, a seconda dell’interazione tra il calendario civile e il ciclo orbitale terrestre.

Festeggiamenti legati all’autunno

L’arrivo dell’autunno è celebrato in molte culture del mondo, spesso legato a tradizioni agricole e riti di ringraziamento per il raccolto. In Giappone, l’equinozio d’autunno è noto come Shūbun no Hi e segna un momento di riflessione e rispetto per i propri antenati. In molte culture europee, l’inizio dell’autunno è associato a festival del raccolto, come il Mabon nei paesi anglosassoni, che celebra l’abbondanza e l’equilibrio tra luce e oscurità.

Queste celebrazioni riflettono la connessione tra l’uomo e la natura, un rapporto che si rinnova con il passare delle stagioni. L’autunno, con i suoi colori intensi e i ritmi più lenti, ci invita a rallentare e a goderci i frutti del nostro lavoro, proprio come le antiche civiltà festeggiavano i raccolti.

Perché amiamo l’autunno?

L’autunno non è solo una stagione di transizione, ma un periodo che ha ispirato artisti, poeti e filosofi per secoli. I colori caldi delle foglie, l’aria frizzante e il senso di rinnovamento che accompagna questa stagione suscitano un fascino particolare. Anche la scienza ha esplorato il perché dell’attrazione verso l’autunno: studi psicologici indicano che i cambiamenti cromatici e l’atmosfera più tranquilla di questa stagione possono avere effetti positivi sull’umore e ridurre i livelli di stress.

L’autunno ci invita a guardarci dentro e a riflettere sui cambiamenti, proprio come la natura si prepara a trasformarsi. La domanda che ci pone questa stagione è: vogliamo vivere in sintonia con il ritmo naturale della vita o preferiamo continuare a seguire un ritmo imposto, che spesso non ci rappresenta? Sta a noi decidere.

Cristina Ferrari

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