Aprile 20, 2024
A ECORANDAGIO ospitiamo e formiamo i giornalisti di domani

L’uomo chiamato Maradona è morto, ma gli dei non muoiono. Ne sto leggendo tante sull’uomo Maradona. Da chi non lo conosce. Anche oggi, nell’ora del lutto, viene spesso definito squallido, drogato, dopato, uno che usava violenza sulle donne. Addirittura un perdente perchè ha vinto “solo” un mondiale, due scudetti e una coppa Uefa.

Sono giudizi moralisti, meschini, inopportuni verso un uomo che nel calcio è stato quello che nella pittura fu Caravaggio. E lo insultano anche ora che il suo cadavere è ancora caldo. E mi viene la nausea. Perchè non andate a distruggere le tele di Caravaggio allora?

Voi giudicate l’uomo per un vizio con cui si è autodistrutto e per colple che non ha commesso. Nessuno dei suoi compagni o avversari. Nessuno degli allenatori che lo hanno visto giocare ne hanno mai parlato male. Ha avuto un vizio terribile che gli ha rovinato la vita. E ha pagato duramente per questo. Molto più di altri. Ma è stato un grande uomo, perché si è sempre schierato dalla parte dei più deboli e spesso contro le istituzioni. E gli hanno fatto pagare anche questa. Non giudicatelo con banale sufficienza almeno oggi. Non siate bigotti con lui almeno oggi. Non siate invidiosi perché vi sopravviverà.

Gli Dei non muoiono. No! Oggi muore l’uomo e un po’ il calcio. Oggi comincia una nuova leggenda immortale.

Diego raccontato dai compagni e dai suoi avversari

Di seguito alcune frasi su Maradona raccontate prima della sua morte, vi aiuteranno a capire l’uomo, perchè comprendere il calciatore o l’amore che lo lega al suo popolo è come la fede. Non può essere spiegata.

Con noi del Napoli è stato solo Diego. Non ci ha mai fatto pesare la sua superiorità. Non ha mai detto: ragazzi, datemi la palla che ci penso io. Non guardava a se stesso, era generoso e pensava alla squadra. È stato un compagno perfetto. (Salvatore Bagni)

Credo che uno dei grandi privilegi di chi fa questo mestiere sia dare felicità alla gente, e lui certamente rappresenta meglio di tutti questo concetto. (Alessandro Del Piero)

Durante una partita JuventusNapoli nello spogliatoio ci dicemmo che l’unico modo per fermarlo era menargli di brutto. Ma dopo dieci minuti in campo ci guardammo e ci dicemmo che no, era troppo bello vederlo giocare. (Zbigniew Boniek)

È il calcio, è il pallone, come se ci fosse la sua faccia su quella sfera che gira. Quello che ha fatto lui con la palla non l’ha fatto mai nessuno e non lo farà mai nessuno. Ha fatto cose straordinarie, tutto quello che c’era da fare l’ha fatto. L’ho conosciuto e mi emoziona vedere la foto di noi due abbracciati. (Francesco Totti)

Giocare contro Maradona è come giocare contro il tempo perché sai che, prima o poi, o segnerà o farà segnare. (Arrigo Sacchi)

Il gol di Maradona a Mexico 86 è il più bello, ma poteva segnarlo soltanto agli inglesi. (Omar Sivori)

Maradona. Ricordo un’amichevole con la Nazionale, quando aveva 18 anni. Bearzot mi disse di controllarlo, ma io l’ho soltanto visto. (Gabriele Oriali)

Il pensiero del più grande giornalista sportivo italiano

Che Maradona fosse un genio, nessun dubbio è possibile. E che i geni siano un tantino squinternati di cerebro è risaputo e ammesso da sempre. […] Maradona, come lei sa, ridava dignità inventiva e gestuale anche alle mani posteriori, divenute volgarissimi piedi da qualche milione di anni. (Gianni Brera)

La grandezza di Diego Armando Maradona

stava nel suo essere un capo popolo, orgolioso di stare sempre dalla parte dei più deboli. Sacchi gli ripeteva spesso che lo avrebbe allenato volentieri al Milan. Vieni al Milan gli ripeteva. VIENI TU A NAPOLI rispondeva Diego. Perchè mai, lui avrebbbe accettato di giocare com i più forti, con il sistema. Maradona non è mai stato parte del sistema e per questo ha pagato a caro prezzo ogni suo sbaglio

Giovanni Scafoglio

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