Aprile 19, 2024
A ECORANDAGIO ospitiamo e formiamo i giornalisti di domani

Partiamo da un presupposto: le sentenze si accettano, non si contestano. Al massimo possono essere discusse ma non messe in discussione. Detto ciò, in queste ore stiamo assistendo all’ennesimo caso di un sistema malato. Protagonisti sono la Juventus, le famigerate plusvalenze, l’analfabetismo funzionale (o di ritorno) di certi tifosi e la malafede, evidente, di certi giornali. Tutto molto evidente. Probabilmente l’ennesima prova che ci troviamo dinnanzi a un punto di non ritorno.

Partiamo dal principio e cerchiamo di capire cosa sia una plusvalenza e come la Juventus non sia stata punita per aver realizzato plusvalenze fittizie ma un sistema artificioso per ottenere vantaggi economici e antisportivi

Secondo la Treccani, plusvalenza, nel linguaggio economico, è un incremento di valore dello stesso bene riferito a momenti diversi.  Se Mario compra una penna a 50 centesimi e la rivende a un euro, Mario ha ottenuto una plusvalenza pari a 50 centesimi. Lapalissiano direi.

Ma non è per le plusvalenze gonfiate che è stata punita con 15 punti di penalizzazione la Juventus

Secondo il procuratore, muovendosi all’interno di un «sistema» artificioso, la Juventus avrebbe avuto vantaggi economici importanti:

«Nelle stagioni al vaglio il club aveva perdite molto significative, ma invece di mettere le mani in tasca, ripianarle e quindi non fare mercato, ha creato plusvalenze fittizie che le hanno permesso di mettere soldi veri sul mercato e acquistare giocatori che ha poi schierato, falsando la competizione sportiva a danno di altre società che hanno ripianato veramente e che non hanno fatto mercato ma magari hanno venduto i gioielli di famiglia. Ci sono club che hanno dovuto cedere calciatori da 20 gol a campionato e l’anno successivo in classifica hanno pagato dazio».

Nel momento in cui ha chiesto le sanzioni, il procuratore ha distinto in maniera netta la posizione della Juve da quella delle altre. Per queste ultime ha mantenuto le sanzioni del primo procedimento (multe e inibizioni ai dirigenti, poi la Corte le ha assolte), ma per i bianconeri il discorso è stato diverso poichè, stando all’udienza e alla sentenza “Ha creato plusvalenze fittizie che le hanno consentito di acquistare giocatori mentre altri club hanno venduto calciatori da 20 gol per ripianare i conti”.

Possiamo dunque scrivere che le frasi tormentone di alcuni tifosi della Juventus che ripetono come pappagallini: “tutti facevano plusvalenze ma hanno punito solo la Juventus” è frutto di incapacità di intendere un testo semplice ed elementare?

Juventus plusvalenze tra analfabetismo e malafede: tra tifosi vittime di analfabetismo e giornalisti che creano articoli polarizzanti

Chi vi scrive, per quanto impopolare possa essere, crede che la risposta sia: si! Come si fa a non capire che è stato punito un sistema creato artificiosamente per poter comprare campioni come Ronaldo, Di Maria, Pogba e via dicendo, a differenza di altre squadre che hanno dovuto vendere i propri gioielli? Tra l’altro secondo Libero, non deve scandalizzare che la sentenza sia stata più punitiva rispetto alle richieste del procuratore. La decisione “Ultra petitum” sarebbe stata necessaria stata necessaria per due ordini di cose. Da un lato per stabilire un criterio di determinazione della pena. Accertati, al di là di ogni ragionevole dubbio, 15 casi di plusvalenze illegittime, i giudici avrebbero deciso di comminare 1 punto di penalità per ogni plusvalenza.

Dall’altro lato ci sarebbe l’adeguamento dei giudici alla richiesta del procuratore Giuseppe Chiné che nella sua requisitoria aveva sostenuto che il club doveva essere sanzionato «così da non poter partecipare l’anno prossimo alle coppe europee» e dunque collocato in classifica dietro la Roma. Il collegio giudicante, ritenuto che con solo 9 punti di deficit la “Vecchia Signora” avrebbe anche potuto recuperare (ipotizzando prossime penalizzazioni nei confronti di altre squadre), ha ritenuto, dunque, congrua la retrocessione di 15 punti in classifica. Questo e altro ancora farà parte delle motivazioni della sentenza di condanna nei confronti della Juve e dei suoi dirigenti. Motivazioni che saranno rese note tra 10 giorni.

Appare dunque pretestuoso il riferimento alla presunta plusvalenza legata all’acquisto da parte del Napoli del calciatore Osimhen divenuto vero e proprio tormentone per gli inferociti tifosi della Juventus

Tra i club coinvolti nella riapertura dell’inchiesta non c’era il Napoli, nonostante la plusvalenza gonfiata per arrivare a Victor Osimhen. Secondo la Procura il reale valore dei giocatori ceduti per arrivare al nigeriano era pari a 470mila euro, con plusvalenze fittizie per 19,3 milioni. Nello specifico, a saltare all’occhio era stata la differenza per i giocatori che sono stati mandati in Francia: Ciro Palmieri (prezzo 7 milioni, valore corretto 100mila euro), Luigi Liguori e Claudio Manzi (4 milioni per il Napoli e 100 mila dalla Procura), Orestis Karnezis (5 milioni 130mila contro 500mila). 

Appare evidente che l’operazione sia stata tutta a beneficio della squadra che ha venduto il calciatore Nigeriano al Napoli e non il contrario. Di certo questa operazione non ha alterato in nessun modo i conti e non è una plusvalenza fittizia creata ad arte per NON vendere calciatori e poter acquistare altri campioni. Inoltre se anche acclarata, ogni ragionevole dubbio, tale plusvalenza fittizia, basandosi sui 15 punti di penalizzazione alla Juve, la pena che potrebbe essere inflitta al club partenopeo sarebbe pari a UN PUNTO di penalizzazione. Sentenza davvero terribile per un club che ha appena chiuso il girone di andata con 50 punti e con un margine potenziale di vantaggio di +12 sulle inseguitrici (sic).

Juventus plusvalenze tra analfabetismo e malafede. Se certi tifosi piangono di ignoranza i media non scherzano

E’ tutto un susseguirsi di articoli allarmistici su altri club c he potrebbero essere sanzionati. La Repubblica titola: La Figc chiederà alla Procura di Napoli gli atti dell’inchiesta su De Laurentiis. Per libero rischiano anche Milan, Inter, Sassuolo e Atalanta: Il 22 febbraio l’udienza. Nel mirino le società partner della Juve, il Milan per lo scambio Caldara-Bonucci e la Roma per Pellegrini-Spinazzola.

La revisione è sempre possibile in qualunque momento – spiega una fonte vicina alla procura federale -, in ambito sportivo come in quello penale. La revisione è regolata da norme precise. Quando emergono fatti nuovi si può riaprire il caso, per ridiscuterlo o per giungere immediatamente a una nuova sentenza, cosa accaduta due giorni fa».

scrive libero

Come è possibile che i giornalisti facciano finta di non aver “colto” che sia stato punito il sistema? Come è possibile ignorare che le intercettazioni ai danni della Juventus e il numero spropositato “del sistema plusvalenze” abbiano portato a tali decisioni? Inoltre anche ipotizzando (prendendo per buona l’anticipazione delle motivazioni della sentenza sulla juventus: 15 plusvalenze accertate: 15 punti di penalizzazione) quali sono i reali rischi per le altre squadre, Napolis in primis?

Tutto ciò è la prova di quanto questo sistema sia malato. I tifosi sono solo vittime della propria ignoranza. Qui di sconcertante è l’uso strumentale dell’analfabetismo funzionale dei lettori da parte di giornali che ormai vivono solo di articoli “polarizzanti” che servono ad alimentare feroci discussioni, polemiche e violenti litigi. Tutto ciò non ha nulla a che fare con la parola giornalismo.

E’ tutto così amaramente triste

Giovanni Scafoglio

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